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100 anni di Komet:
storia di pionieri, leader e innovatori

Dicevano gli antichi romani: Faber est suae quisque fortunae… Ciascuno è artefice della propria sorte. Ovvero che nella vita di un uomo conta molto più la sua azione che l’avversità della sorte, che con la forza di volontà si riesce a piegare anche il destino.
Volere è potere e spesso la fortuna la si costruisce proprio grazie alla forza di volontà che ci permette di compiere scelte coraggiose. Già, perché se ciascuno è artefice della propria sorte, è vero anche che la fortuna aiuta gli audaci. E l’Azione è sempre la chiave di svolta, in ogni situAzione.
Esempi di persone che hanno cambiato la storia e fatto la Storia, diventando Pionieri, Innovatori e Leader per aver compiuto scelte coraggiose ce ne sono moltissimi. Persone che, seguendo la loro Cometa come novelli Magi, hanno tracciato una nuova via o hanno dato impulso a un’innovazione.
La differenza sta tutta nel coraggio di fare, come scrisse Robert Frost: Due strade divergevano in un bosco, io presi quella meno battuta e questo ha fatto la differenza.

Komet in 100 anni di attività ha fatto la differenza, vediamo alcuni passaggi significativi di questa storia vera:

1920
1945

Siamo negli anni 20 e 30. Ed è proprio da qui che comincia la storia di Komet, in quello che per molti è stato definito il periodo degli ANNI RUGGENTI: Roar!
Epoca delle Avanguardie artistiche e culturali: dadaismo, surrealismo, espressionismo, cubismo, futurismo.
In questo periodo in cui donne e uomini si sono buttati anima e corpo nelle loro imprese, la velocità e l’innovazione sono la parola d’ordine per tutti coloro che cercano di imporsi e vogliono lasciare il loro segno nella storia.
Elettricità e velocità!
D’altronde anche le circostanze più difficili possono essere superate da un costante miglioramento delle prestazioni.
Bella questa, di chi è questa frase? di Peter Brasseler:
Peter è il più attivo tra i fratelli di una famiglia numerosa che vive in Ackerstrasse, a Düsseldorf. Il giovane Brasseler intuisce che un campo nel quale c’è sicuramente spazio per l’innovazione è quello della moderna odontoiatria. Una scienza medica che da qualche anno sta compiendo passi da gigante dopo l’invenzione della lidocaina, un potente anestetico locale, e soprattutto dopo che i militari che tornano a casa dalla Grande Guerra hanno insegnato a tutti i familiari a prendersi cura dei loro denti.

Così nel 1923 Peter Brasseler e i fratelli fondano a Düsseldorf la GEBR una delle prime aziende mondiali per frese dentali che poi prenderà il marchio Komet.
Komet come la Cometa, una Buona Stella che nel firmamento delle innovazioni guiderà i Brasseler verso il loro futuro successo.
A causa dei bombardamenti aerei della II Guerra Mondiale la fabbrica dei fratelli Brasseler a Dusseldorf viene completamente distrutta e a loro non resta che trasferirsi a Lemgo, un piccolo centro risparmiato dall’orrore della guerra e stoicamente, rimboccarsi le maniche e ricominciare tutto da capo, tenacemente.

1950
1970

Si tratta del periodo del Boom economico, ecco perché quelli nati in questi anni si chiamano Boomers.
Più duro della pietra c’è solo il Metallo Duro, o Tungsteno, dallo svedese Tung-Stein che significa pietra pesante che unito al carbonio dà origine al carburo di tungsteno, una nuova lega durissima quasi come il diamante. Durante la Seconda Guerra Mondiale questa lega venne impiegata per la produzione delle ogive dei proiettili penetranti.
Se il Carburo di Tungsteno funziona per i proiettili, perché non usarlo anche per perforare un altro materiale duro, la dentina, permettendo di poter ripulire, guarire, risanare e restituire il sorriso a migliaia di persone?
Così a Lemgo, nei laboratori della Komet, si avvia la produzione di strumenti in Carburo di Tungsteno, questo materiale durissimo, che diventa uno dei fiori all’occhiello dell’azienda.
Una volta che si è leader però c’è anche la responsabilità di mantenere la posizione.

Per restare al vertice occorre sapersi continuamente rinnovare.
Nella costante ricerca dell’eccellenza non è possibile accontentarsi di un ottimo risultato. Occorre perseverare, essere dinamici, sperimentare per mantenere la leadership.
Quindi a distanza di pochi anni dall’inizio della produzione degli strumenti in carburo di tungsteno, unendo i vantaggi delle frese in carburo di tungsteno con quelle degli strumenti diamantati, i tecnici della Komet, Gebr. Brasseler GmbH & Co. KG, sviluppano il primo strumento CARDIA. Idea innovativa che oggi compie ben 62 anni e permette alla Komet di continuare il suo viaggio verso nuovi orizzonti.

1970
1980

La nostra macchina del tempo che ci accompagna alla scoperta della storia di Komet, ci porta nei favolosi anni ‘70.
Se gli anni 60 si sono contraddistinti per la lotta alle leggi razziali e per la corsa alla conquista dello spazio, negli anni ‘70 l’uomo cerca di misurarsi con sé stesso e con i propri limiti.
Proprio per essere sempre all’avanguardia e per superare i propri limiti e successi, la Komet sviluppa un kit strumentale in collaborazione con odontoiatri di livello internazionale e così le sue frese in carburo di tungsteno sostituiscono le meno resistenti frese in acciaio.

È in questo clima di voglia di fare che a Parigi viene inaugurata la Komet France. E la produzione dell’azienda punta verso nuovi traguardi internazionali. Se la fresa in carburo di tungsteno è ormai un prodotto consolidato, un vero pioniere e innovatore non si ferma davanti al successo ma cerca sempre di migliorarsi e così la ditta dei fratelli Brasseler mette a punto la fresa in carburo di tungsteno con la dentatura incrociata.
A cosa serve? Per lavorare meglio e con meno vibrazioni le superfici di molti materiali dentali, per esempio le leghe non preziose, usate nelle protesi.

1980
2000

In questa storia di pionieri, leader e innovatori, nel 1981 Komet lancia sul mercato l’H1S, la rosetta a taglio aggressivo in carburo di tungsteno, fresa innovativa che mantiene un’eccezionale resa tagliente per lungo tempo e diventerà termine di paragone per la produzione futura. Grazie a lei si ottiene un’escavazione della dentina con un impiego a basso numero di giri su contrangolo senza esercitare forti pressioni, questo riduce molto i rischi di traumatizzare i tessuti per eccesso di calore.
In questo clima di fermento la ditta dei fratelli Brasseler realizza il primo perno endocanalare VARIO KOMET, prodotto che sprona l’azienda alla ricerca e alla produzione di altre sistematiche di perni. Così come i dischi diamantati prodotti dalla Komet, che diventano un punto di riferimento per la finitura delle superfici.
Tenacia, perseveranza e know how sono le altre doti che consentono a Komet di navigare verso il futuro tramite un percorso di forte sviluppo e crescita: nel 1986 viene inaugurata la filiale italiana.
Komet per mantenere la leadership lancia sul mercato la prima fresa ossivora a taglio incrociato.

Nel 1994 la tagliacorone H34 di Komet diventa un riferimento assoluto a livello mondiale, così come i suoi dischi diamantati diventati inconfondibili, grazie alla loro spirale blu. Il disco brevettato a nido d’ape permette per la prima volta una visuale migliore del manufatto da lavorare.
La sfida tecnologica è la nuova frontiera da superare, ma per farlo servono persone competenti e preparate, così nel 1997 a Lemgo per preparare i futuri pionieri, viene aperto il primo centro di istruzione e formazione per i nuovi tecnici della Komet.
In questo periodo la stella cometa di Komet lascia una scia sempre più luminosa, grazie ai nuovi processi produttivi che permettono di lanciare sul mercato una serie di prodotti innovativi alla conquista dei mercati internazionali, come la fresa H32 per rimuovere l’amalgama, la nuova fresa a pallina H1SE che riduce le vibrazioni o come la fresa asporta cemento H22 AGK. Con questi nuovi strumenti comincia l’era degli utensili speciali, progettati per ciascun materiale e pensati per far sorridere i pazienti e i loro odontoiatri.
Con la realizzazione del nuovo centro logistico automatico, da quel momento in poi, sarà possibile ricevere in tutto il mondo qualsiasi strumento Komet in tempi stretti.

2000
2020

Komet entra nel nuovo millennio ed è proiettata sempre più verso il futuro e il progresso tecnologico.
Gli stati dell’Unione Europea accolgono la nuova moneta unica: l’Euro – una grande rivoluzione che apre i mercati del vecchio continente.
Il mantra per tutti è migliorare e migliorarsi, così, per essere sempre all’avanguardia, nel 2001 Komet sbarca anche in Austria e lancia sul mercato mondiale le diamantate premium Serie S con un taglio migliorato di circa il 20%. 
Nello stesso periodo Komet inizia la produzione dei nuovi file endodontici FC per la sagomatura manuale del canale, e dei nuovi file MFILE system, il primo sistema endodontico meccanico.
Di pari passo all’impulso economico e allo sviluppo tecnologico e mediatico, il nuovo millennio porta l’attenzione verso l’ecologia e l’ambiente. La nuova sfida per la sostenibilità porta all’adozione delle energie rinnovabili e dei materiali ecosostenibili.

Per non venire meno alla sua mission, Komet amplia la sede produttiva a Lemgo: vicino alla sede storica dell’azienda, inaugura nuovi edifici costruiti nel pieno rispetto dell’ambiente, dove modernissimi impianti di produzione realizzano gli strumenti diamantati. Dal 2007 Komet cattura l’energia del sole grazie a un grande impianto fotovoltaico: ora l’obiettivo è sì essere pionieri e innovatori, ma anche Ecosostenibili.
Alla fiera IDS del 2007 allo stand di Komet lo sguardo dei visitatori è catturato da una star in bianco: si tratta della K1SM, strumento in ceramica della gamma CeraBur: un’esclusiva mondiale perché questa fresa per escavazione supera di gran lunga le aspettative. I primi pezzi disponibili vengono esauriti in brevissimo tempo. Non è l’unica novità di quell’anno: nello stesso IDS vengono esposti i primi DentinPost X, perni in fibra per ricostruzioni post-endodontiche di successo!

Nel 2018 in Italia viene creata la Komet Academy che riunisce i principali esperti clinici con l’obiettivo di migliorare l’odontoiatria grazie ai corsi, ai congressi, ai libri clinici, ai servizi clinici e a un blog scientifico di successo: il kometacademy.it
Nell’IDS del 2019 vengono presentati i file reciprocanti Procodile da utilizzare in abbinamento al movimento brevettato ReFlex del motore EndoPilot per una sicurezza endodontica senza precedenti.
E nonostante il 2020 sia l’anno difficile della Brexit e del Covid, per chi ha voglia di crescere, il mondo e il progresso non si fermano, anzi questi sono proprio gli anni dei nuovi limiti da superare.
Schiacciando l’acceleratore, nel 2021 la Komet, con lo slogan “Porta uno squalo nel tuo laboratorio”, lancia nel mercato odontotecnico i fresoni SHAX per la lavorazione dei metalli.
Nello stesso anno si svolge a Venezia il Primo Congresso Nazionale della Komet Academy che, nonostante la pandemia, è un vero trionfo di pubblico!
E sempre in quell’anno, il mitico 2021, viene pubblicato da Edra TAGLIO E FORMA, il primo libro clinico della Komet Academy che, con le oltre 8000 copie presenti negli studi odontoiatrici, diventa in breve tempo il più grande successo italiano nell’editoria dentale. Lo testimoniano anche le migliaia di post con #TaglioeForma sui social con le foto dei dentisti che abbracciano fieri e orgogliosi il loro volume della Komet Academy.

L’anno successivo, a Torino, durante il secondo Congresso Nazionale della Komet Academy, vengono presentate le nuove DIAO – punte rivestite di diamanti e perle di ceramica che permettono un taglio, una durata e un controllo notevolmente migliorati. Un nuovo brevetto Komet, un altro gioiello tecnologico a disposizione degli odontoiatri.
Nel 2022 la Komet Academy dà alle stampe il suo secondo volume scientifico ENDO E RESTO, perché Komet è innovazione anche in endodonzia, come dimostra uno studio sui nuovi file reciprocanti Procodile Q condotto dalle Università di Modena Reggio Emilia e Catania.
Nel 2023 vengono lanciati i nuovi file rotanti FQ assieme al nuovo motore EnGO per un endodonzia sempre più sicura ed efficace.
Nello stesso anno si è tenuto il battesimo del nuovo centro corsi Komet Academy a Verona, e durante il terzo Congresso Nazionale della Komet Academy a Bologna è stato presentato SONIC, il terzo volume clinico della Komet Academy stampato da Edra, che è il primo libro al mondo sulla tecnica sonica in odontoiatria!

Questa è la nostra storia, noi siamo Komet,
scriviamo assieme le prossime pagine
da pionieri innovatori e leader.