Caso clinico del Dr.Squeo: ritrattamento ortogrado con files Endo ReStart
Ringraziamo il Dr.Giuseppe Squeo per il seguente suo contributo scientifico.
Il Dr.Giuseppe Squeo, membro della Komet Academy, sarà uno dei relatori del Congresso Nazionale di Endodonzia che si terrà a Verona il 29 maggio 2020.
I ritrattamenti ortogradi rappresentano oggi un’opportunità per il dentista. Un’occasione per cercare di recuperare un elemento dentario gravemente compromesso e dargli una ulteriore aspettativa di permanenza all’interno del cavo orale. Il primo obiettivo che un ritrattamento ortogrado si pone è quello di negoziare, sagomare, detergere ed otturare in maniera tridimensionale la porzione di canale radicolare che non è stata trattata durante il primo intervento endodontico. Ma per poter fare questo è necessario in primis rimuovere il vecchio materiale da otturazione posizionato all’interno dei canali radicolari.
Diverse sono le tecniche proposte per fare questo, ma la letteratura internazionale afferma che quella più valida prevede l’utilizzo di strumenti rotanti dedicati. L’offerta a disposizione del clinico per quanto riguarda strumenti dedicati ai ritrattamenti ortogradi è ridotta a pochissime alternative e, oltre a questo aspetto, di quelli a disposizione, nessuna sistematica racchiude in sé tutte le caratteristiche necessarie per raggiungere l’obiettivo prefissato in modo rapido, efficace e sicuro. Recentemente Komet ha introdotto sul mercato una sistematica di strumenti rotanti in nichel titanio (Endo ReStart), dedicata alla rimozione del materiale da otturazione canalare, che racchiude in sé tutte le caratteristiche precedentemente elencate. La sistematica è composta da soli tre strumenti di cui il primo, un opener, ha la caratteristica di avere una punta attiva idonea a penetrare nella parte più coronale del materiale da otturazione canalare che di solito è quella meglio compattata anche dall’operatore più distratto. Gli altri due strumenti della serie sono praticamente identici tra loro differendo soltanto per la lunghezza: il primo è lungo 21 mm mentre il secondo è lungo 25 mm. La caratteristica dei files Endo ReStart è quella di avere un andamento delle spire particolare: più ravvicinato a livello della punta dello strumento, questo per conferire allo strumento stesso maggiore resistenza e capacità di penetrazione all’interno del materiale da otturazione. Mentre, lungo la parte lavorante le spire tendono a distanziarsi tra loro per consentire una buona asportazione in direzione coronale del materiale da otturazione da rimuovere. Questi files hanno inoltre la caratteristica di essere estremamente flessibili, questo sia perché costruiti in nichel titanio, sia per la loro conicità 05 e sia per il tipo di sezione che per questi strumenti è ad S italica. Avere degli strumenti flessibili ci permette di rimuovere guttaperca, cemento o altro materiale anche dall’interno di canali curvi. Nel video è possibile osservare un ritrattamento ortogrado con la rimozione completa di un carrier Thermafil da uno dei canali radicolari di un premolare superiore.
Qui sotto è possibile scaricare il PDF della scheda tecnica del ReStart e il PDF del redazionale del Dr. Squeo pubblicato su Endo Tribune completo di bibliografia.