Case report del Dr. A.Fava: ritrattamento e ricostruzione preprotesica utilizzando perni
Ringraziamo il Dr.Alessandro Fava di Parma appartenente alla Komet Academy per il seguente case report.
Il paziente si presenta alla nostra attenzione per la prima volta nel 2014 a causa di un ascesso alveolare acuto a carico del 17 risolto grazie al ritrattamento dello stesso dente che venne anche ricostruito. Tuttavia il paziente decise di non continuare le terapie: il dente non venne protesizzato e non vennero rispettati nemmeno i controlli di igiene consigliati. Nel 2018 lo stesso paziente si ripresenta stavolta per un nuovo ascesso acuto del 16: la radiografia eseguita mostra l’ampia radiotrasparenza su questo elemento e allo stesso tempo la risoluzione della lesione sul 17. Si decide pertanto di ritrattare anche il 16.
Una volta isolata l’area e rimossa l’amalgama camerale grazie all’impiego di punte soniche con abbondante irrigazione e rosette in zirconio si ridefinisce una corretta cavità di accesso e si può procedere all’esecuzione di una ricostruzione preendodontica temporanea con un sistema flow self adhesive. A causa di una incomprensione con il paziente i tempi tecnici del primo appuntamento si sono dovuti dimezzare rispetto alle 3 ore inizialmente programmate. Per questo la terapia endodontica è stata portata a termine in due sedute separate contrariamente a quanto di solito accade nella mia quotidianità. In prima seduta sono stati trattati i due canali più facilmente negoziabili cioè il palatino (F6 Skytaper 35) e il secondo canale mesiovestibolare. A differenza del mesiovestibolare principale dove la presenza di un gradino complicava l’approccio si è potuto eseguire uno scouting e conseguente glide path (PathGlider 15.03) in modo più rapido. A seguire questa fase quello che definisco uno Shaping Glide Path, vale a dire la sagomatura fino a lunghezza di lavoro con uno strumento “sagomante” come F6 Skytaper 20 che nella mia clinica rappresenta una continuazione del Glide Path nei canali con un certo grado di difficoltà: so già che non sarà l’ultimo strumento condotto in apice, ma intanto il canale viene sagomato con conicità definitiva in tutta sicurezza grazie ad uno strumento che lavora nel terzo medio e coronale. Solo adesso passerò alla verifica manuale con K File del calibro apicale e alla conseguente preparazione meccanica (F6 Skytaper 30) confermata da visual gauging. I due canali opportunamente detersi sono stati sigillati con guttaperca associata all’utilizzo di un cemento bioceramico. L’eventuale confluenza dei due canali mesiovestibolari è stata esclusa prima della otturazione. La seconda seduta ha permesso la gestione dei canali mesio e disto vestibolari (gravati dalla presenza di gradini e ostacoli apicali) con la stessa tecnica e le medesime procedure di verifica della dimensione apicale a cui è seguita l’otturazione dei sistemi canalari. Contestualmente il dente è stato anche ricostruito: dopo un’accurata eliminazione di tutto il tessuto cariato e dei residui di cemento e guttaperca è stato predisposto lo spazio per il perno nel canale palatino: in questo caso è stato scelto un perno presilanizzato Dentin Post 090 adeguatamente ritoccato per migliorarne l’adattamento. Dopo una adesione con tecnica self etch è stato seguito un build up perifierico centripeto con flow altamente caricato e composito micro ibrido. Solo dopo questa fase il perno è stato cementato con un cemento auto foto polimerizzabile.
Qui di seguito è disponibile un video informativo dedicato ai perni:
Qui sotto è possibile scaricare il PDF della scheda tecnica dei perni DentinPost