Con PathGlider sagomatura canalare più conservativa e più semplice
PathGlider non è uno strumento di sagomatura, rettifica velocemente il canale radicolare nelle parti più strette per creare delle pareti lisce. Ha una conicità dello 0,3 che è leggermente superiore alla 0,2 degli strumenti manuali (Kfile in acciaio).
PathGlider ha una sezione quadrangolare in NiTi, perciò rispetto ad altre sezioni ha una massa superiore e di conseguenza è maggiormente resistente. Infatti non è necessario che questo strumento sia strutturalmente flessibile, perché di per sé è già molto piccolo e quindi flessibile, serve invece che sia strutturalmente resistente, perché non si deve rompere. Per questi motivi PathGlider crea dei canali di scorrimento rispettando le curvature naturali, non crea danni grazie alla sua flessibilità ed è quindi uno strumento sicuro che si sposa a qualsiasi sistematica endo.
Una ricerca compiuta nella primavera del 2016 dal Dottor Giuseppe Troiano, ricercatore presso l’Università di Foggia, mostra risultati molto interessanti sull’utilizzo di PathGlider diametro 020 prima della sagomatura eseguita con F6 SkyTaper 025 rossi (a livello statistico è il diametro maggiormente usato presso quasi tutte le sistematiche Endo del mercato e quindi rappresenta lo standard di riferimento).
La ricerca dell’Università di Foggia prevedeva nel concreto di utilizzare gli F6 SkyTaper 025 su blocchetti di resina in tre modalità differenti:
- da soli
- dopo il passaggio con PathGlider PG03 diametro 015
- dopo il passaggio con PathGlider PG03 diametro 020
La prima delle due tabelle che trovate qui sotto nella galleria, la “Centering Ability”, si riferisce al livello di centratura degli F6 SkyTaper 025 rossi in blocchetti di resina trasparente.
I risultati sono decisamente marcati: con l’utilizzo degli F6 SkyTaper da soli o dopo il passaggio con il PathGlider PG03 015 il livello di centratura nel canale rimane più o meno lo stesso.
Invece dopo il passaggio con il PathGlider PG03 020 il livello di centratura degli F6 SkyTaper 025 risulta decisamente migliore a vari millimetri dall’apice.
Dalla seconda tabella “Width of shaping” qui sotto in galleria che evidenzia l’ampiezza di sagomatura, si evince che l’F6 SkyTaper 025 rimane non solo più centrato, ma risulta anche più conservativo.
Infatti, grazie alla migliore centratura, la sagomatura stessa risulta meno distruttiva, vale a dire non viene asportato tessuto dentinale inutilmente, a tutto vantaggio della durata e della robustezza del dente devitalizzato.
Utilizzando l’F6 SkyTaper 025 da solo si ha il massimo consumo di tessuto, probabilmente perché l’assenza di un Glide Path dà allo strumento di sagomatura il via libera ad un’asportazione meno controllata.
Utilizzando l’F6 SkyTaper 025 dopo il PathGlider 015 l’ampiezza di sagomatura risulta un po’ più controllata, ma è impiegando l’F6 SkyTaper dopo il PathGlider diametro 020 che la sagomatura finale risulta decisamente conservativa.
E’ grazie agli studi dei ricercatori universitari che ora siamo in grado di dimostrare che il PathGlider svolge comunque un’azione importante, sia dal punto di vista della centratura che dal punto di vista di non alterare troppo l’andamento anatomico originale del canale.
Qui sotto è possibile scaricare i PDF con le schede tecniche dei prodotti per endodonzia.