Ritrattamento, riabilitazione protesica e guarigione di un molare inferiore nel rispetto dell’anatomia canalare
Ringraziamo il Dr. Daniele Natalini di Ancona per la condivisione di un caso clinico di un ritrattamento, riabilitazione protesica e guarigione di molare inferiore nel rispetto generale dell’anatomia canalare.
La paziente, 50 anni, si presenta lo scorso anno per una prima visita. L’elemento 3.6, con una vecchia corona in metallo ceramica, è asintomatico ma presenta un’area di radiotrasparenza periapicale estesa. La paziente accetta il ritrattamento ed il rifacimento di un nuovo restauro protesico.
Da una prima valutazione preoperatoria sembrano evidenziarsi
- Due lesioni di una certa entità, in particolar modo la mesiale
- Un perno moncone in entrambi i canali
- Il terzo medio della radice mesiale di ridotto spessore e al di sotto di un terzo coronale a sua volta notevolmente svasato
Specificamente, non era presente un perno moncone bensì una ricostruzione in amalgama con i cosiddetti “pozzetti” di discreta ampiezza; la vecchia ricostruzione è stata rimossa con ultrasuoni e frese sottilissime a grana rossa su anello rosso; si è proceduto a prericostruzione con composito G-Aenial GC.
Durante la successiva fase endodontica si è prestata molta attenzione, come accennato, al terzo medio mesiale dove una mano poco attenta potrebbe creare seri problemi e comunque, indipendentemente da quest’ultimo fattore, resta in questo dente un “minus meccanico” a rischio anche per il futuro, di cui la paziente è a conoscenza (e riportato nel consenso).
La strumentazione Komet da PathGlider FQ 15/03 e 20/03, a FQ Files 25/04 fino al 35/04, a mio avviso sono efficaci sia come diametri apicali finali, sia per la conservativa nei confronti dei diametri più coronali. Un aiuto nella rimozione del materiale residuo dai canali è arrivato dallo strumento Endo ReStart.
È stata eseguita una chiusura “differenziata”: Bioceramico Komet Bioaseal e cono singolo 35/04 nel mesiale (più il suo confluente) per impossibilità di oltrepassare la ristretta curva a livello del terzo medio con portatore di calore e plugger; al contrario, nel distale, dove invece era possibile, guttaperca e pulp canal sealer con verticale a caldo. Ricostruzione definitiva con flow e composito G-Aenial GC e finalizzazione protesica con corona in zirconia Katana 600.
Il follow up a 1 anno testimonia la pressoché completa guarigione delle lesioni e la scomparsa dell’area di radiotrasparenza periapicale.
Un caso endodontico di successo ad un anno dalla prima seduta.