Il tutto ha inizio con delle frese diamantate, seguite dall’utilizzo della fresa Cerabur K1SM, che consente una rimozione controllata del solo tessuto dentale rammollito e infiltrato, senza danneggiare la dentina sana.
La fresa Cerabur ha un doppio vantaggio: innanzitutto consente la riduzione dei tempi della fase di pulizia cavitaria, eliminando totalmente i dubbi inerenti tessuto dentale effettivamente da rimuovere. Nel momento in cui la fresa incontra tessuto dentale duro e sano, la percezione tattile dell’operatore è immediata poichè Cerabur si muove in maniera passiva su dentina sana: il dente è pronto per le fasi adesive successive.
Il secondo vantaggio è che questa fresa evita inutili overtreatment dovuti ad un cattivo controllo delle frese soprattutto in aree a scarsa visibilità.
A questa fresa segue l’arrotondamento dei margini con arkansas e gommino siliconico leggermente abrasivo.
Dopo il restauro lo stesso gommino deve esclusivamente ripercorrere il perimetro cavitario per eliminare i debordi di composito e il gommino da lucidatura universale provvederà a lucidare il restauro in un unico e rapido passaggio.
In merito alla fresa K1SM il Dr. Luca Tacchini dichiara: “Dedicandomi quotidianamente all’ambito restaurativo e protesico, cerco sempre di ottenere risultati qualitativi ottimizzando i tempi operativi. Questa è la mia filosofia e cerco di trasmetterla nei miei corsi di conservativa su restauri diretti e indiretti Q&O. Un restauro di qualità deve avere basi solide che hanno origine da una corretta detersione cavitaria. In passato dedicavo molto tempo a comprendere se la cavità fosse costituita o meno da dentina sana, affidandomi anche a caries detectors, in grado di generare falsi positivi sulla dentina terziaria.
Da qualche anno il mio protocollo operativo è cambiato: ora mi affido in primis ad una sensazione tattile, guidata dalla fresa che fa parte del mio set di strumenti indispensabili: la Cerabur Komet. Non è una tradizionale ‘multilama in tungsteno’, ma una fresa in zirconio capace di rimuovere selettivamente la dentina rammollita, creando dopo il suo passaggio una superficie cavitaria lucida…peraltro in un tempo davvero breve, evitando il rischio di invadere lo spazio endodontico.
Ho stimato che in cavità ampie riesco a ridurre i tempi operativi di ben 7 minuti… e 7 minuti per 8 restauri al giorno sono un’ora in meno di lavoro persa!”
La durata della fresa K1SM CeraBur è di circa tre volte superiore rispetto ad una pari fresa in carburo di tungsteno.
Qui sotto è possibile scaricare il PDF delle schede tecniche delle frese in ceramica.