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27 Febbraio 2020

Gommini per lucidatura in due passaggi

Lucidatura in due stadi

Art2 è il nome della serie di gommini Komet utili per la lucidatura in due passaggi. Il termine Art2 si applica sia al sistema di lucidatura del composito in due step (gommini rosa-giallo chiaro) che al sistema di lucidatura in due stadi del zirconio o della ceramica (gommini grigio-azzurro).

Perché Art2?
Il 2 indica i sistemi di lucidatura in due stadi, l’odontoiatra può così ottenere il risultato desiderato in soli 2 passaggi di lucidatura. Con un gioco di parole “Art 2” vuole significare “arte della lucidatura”: l’opera di restauro viene completata grazie a questi gommini davvero efficaci.

Numerosi test applicativi sui materiali, condotti in laboratori tedeschi, dimostrano che questi sistemi di lucidatura raggiungono risultati ottimali sia per quanto riguarda la rugosità superficiale che per la lucentezza. Risultati raggiunti in soli due passaggi di lucidatura.

Gommini Komet_Art2 per composito
Gommini Komet Art2 per composito

La linea di gommini Komet per compositi a 2 passaggi

La lucidatura dei compositi può essere eseguita in vari modi, ma la tendenza comune tra gli operatori è di conseguire il miglior risultato nel più breve tempo possibile e con gommini che – possibilmente – durino a lungo. Komet dispone di varie linee di gommini per la lucidatura dei compositi: ad un solo passaggio o 2 o a 3 passaggi, a seconda che si dia più importanza alla flessibilità e alla velocità di esecuzione o alla durata degli strumenti di lucidatura. La linea di gommini per compositi a due passaggi è in grado di coniugare la durata utile degli strumenti con la flessibilità e la velocità di esecuzione del processo di lucidatura.

La fase preliminare alla lucidatura è quella di rifinitura con diamantate a grana fine o, ancor meglio, con frese a finire in carburo di tungsteno.

Il primo passaggio con i gommini di colore rosa chiaro produce una pre-lucidatura del composito, cioè si riescono ancora a correggere piccole imprecisioni di forma superficiale e si ottiene una superficie pronta per il secondo passaggio.

Con il secondo passaggio dei gommini di colore giallo chiaro si ottiene una brillantatura del composito, grazie al diamante a grana fine.

Il legante elastico, che ha la funzione di trattenere i grani abrasivi, è in grado di durare molto a lungo, soprattutto se vengono rispettate le velocità rotazionali consigliate: per ottenere risultati ottimali lavorare con velocità di 6.000 rpm, con acqua nebulizzata e senza pressione di contatto.

La linea Komet a due passaggi di gommini per composito prevede le forme di impiego più comuni: fiamma piccola, fiamma grande, coppetta e forma lenticolare per gli spazi interprossimali.

E’ possibile avere tutte le forme a disposizione nel pratico kit iniziale Set 4652. In seguito è possibile ordinare separatamente i gommini di maggior impiego.

Gommini Komet_Art2 per Zirconio
Gommini Komet Art2 per Zirconio

Più brillantezza alle protesi implantari in ceramica

Una questione è stata discussa per diversi anni riguardo alle protesi implantari. Quale influenza ha la topografia superficiale del moncone nell’area sottomucosa e quale rugosità residua può essere considerata come obiettivo ideale? La risposta è nell’obiettivo. Lo scopo è quello di far aderire i fibroblasti nell’area della mucosa perimplantare al fine di formare una barriera corrispondente. Se la superficie levigata è troppo ruvida, viene favorito l’accumulo di placca e focolai emergenti possono rappresentare potenziali fonti di infiammazione. D’altra parte, se la superficie è lucidata in modo troppo uniforme, i fibroblasti della mucosa perimplantare non sembrano aderire in modo ottimale alla superficie del moncone a causa della mancanza di micro-retention.

Un interessante rapporto tecnico su questo argomento è stato pubblicato nel numero 5/18 del Dental dialogue. Gli autori dichiarano una “superficie ideale” con un valore di rugosità di Ra o Sa (altezza aritmetica media) inclusa nell’intervallo di 0,21-0,40 µm. Grazie ai gommini Komet per ceramica a grana diamantata (gommini blu a grana grossa e gommini rosa a grana media) e ai gommini Komet blu con stelo dorato per ceramica integrale (come quelli presenti nel Set 4622) le protesi raggiungono alla fine della lucidatura valori di rugosità comparabili a quelli ottimali. I valori misurati nel laboratorio tedesco di prova della Komet a Lemgo rientravano infatti nel valore di rugosità media desiderato di 0,34-0,38 µm ottenuti con i gommini Komet per ceramica.

I gommini komet durano a lungo, soprattutto se vengono rispettate le velocità rotazionali consigliate: per ottenere risultati ottimali lavorare con velocità di 6.000 rpm, con acqua nebulizzata e senza pressione di contatto.

Come pulire i gommini  dopo i trattamenti odontoiatrici

Se i gommini presentano una struttura superficiale danneggiata dopo la pulizia, spesso vuol dire che si è applicato un metodo inadatto. Qui di seguito viene spiegato come preparare in modo ottimale i gommini prima dell’utilizzo sul paziente, in modo da aumentarne significativamente la durata.

pulizia gommini (1)
La preparazione dei gommini richiede grande cura. È particolarmente importante non utilizzare detergenti a base di alcool. Gli alcoli attaccano infatti la struttura del composto lucidante e così i gommini non possono più essere utilizzati a causa dei danni alla struttura della superficie.

Al fine di garantire una preparazione ottimale, i gommini, immediatamente dopo l’ultimo trattamento, devono essere collocati in una soluzione detergente e disinfettante senza alcool: si consiglia la soluzione Komet DC EVO completamente virucida conforme alla norma ISO 14672.

Scheda-prodotto-DC-EVO-MARZO-2023_ITA-pag-1
Scheda-prodotto-DC-EVO-MARZO-2023_ITA-pag-1
pulizia gommini (3)

Poi i gommini devono essere puliti mediante un pennello, immersi in acqua corrente completamente demineralizzata. Questo passaggio è necessario per evitare reazioni chimiche con altri detergenti.

Quindi il gommino viene controllato visivamente per rilevare eventuali residui di sporco.
A questo punto i gommini vengono posizionati dentro ad un porta strumenti rotanti. Questo tipo di supporto, grazie alle prese sicure, permette di mantenere in ordine gli strumenti e al contempo impedisce ai gommini di entrare in contatto l’uno con l’altro.

Il porta strumenti viene quindi collocato, in posizione orizzontale, nel cestello superiore del termodisinfettore, dove viene impostato il programma di disinfezione termica.

Dopo aver completato il programma di disinfezione termica, il porta strumenti contenente i gommini viene rimosso dal termodisinfettore e viene asciugato con aria compressa.

I gommini, infine, vengono ispezionati visivamente utilizzando una lente d’ingrandimento.

I gommini consumati o usurati vengono smaltiti. La documentazione può essere completata dopo l’ispezione visiva e i gommini possono essere conservati in modo da preservarli da polvere e contaminazioni.

Qui sotto è possibile scaricare il PDF della scheda tecnica dei gommini a due passaggi.

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