Preparazione ottimale per il restauro con veneers – faccette
L’introduzione di nuovi materiali estetici di restauro, l’impiego della tecnica adesiva e l’attenzione a ridurre l’asportazione di materiale dentario al minimo indispensabile rendono la moderna Odontoiatria sempre più conservativa.
Un obbiettivo importantissimo nella preparazione delle superfici dei denti per un restauro conservativo è di sfruttare – fin dove clinicamente possibile – tutte le superfici di smalto a disposizione, per garantirsi i vantaggi della cementazione con tecnica adesiva, sia in termini di tenuta che di durata del restauro. Come è noto, i cementi compositi conseguono il massimo della ritenzione se applicati su smalto mordenzato, mentre sulla dentina la ritenzione dei cementi compositi diminuisce fortemente.
Preparare le superfici dei denti entro lo strato di smalto vale in particolar modo per le ricostruzioni con faccette, le cosiddette veneer, che devono avere spessori omogenei ai vari livelli: cervicali, vestibolari, prossimali, incisali. Spessori uniformi evitano di molto l’insorgere di microcrack superficiali, dovuti a ripartizione discontinua delle sollecitazioni.
Le faccette sono state considerate per molti anni un manufatto quasi esclusivamente estetico; in realtà, poiché la sostanza dentale può deteriorarsi per abrasione meccanica, erosione chimica, carie o trauma incidentale, le faccette attualmente assolvono anche compiti funzionali e protesici, un tempo appannaggio delle corone a giacca o metallo-ceramiche.
L’estensione della preparazione dentaria per faccette può variare – a seconda dei materiali estetici di ricostruzione – da:
- faccette vestibolari con spessori “normali” da circa 0,6 mm fino a 0,4 mm per gli incisivi centrali
- faccette vestibolari “sottili” con spessori fino a 0,3 mm per gli incisivi laterali
- faccette vestibolari “normali” o “sottili” con interessamento incisale e prossimale, più o meno esteso, su incisivi centrali e/o laterali
- faccette funzionali palato-incisali al posto delle classiche corone per il ripristino della guida canina, persa per fenomeni di abrasione, erosione o attrizione (attrito continuo).
La preparazione dentaria per faccette richiede dunque un’asportazione a spessori precisi, possibili soprattutto con strumenti molto specifici in grado di rimuovere uno strato uniforme ed omogeneo di smalto.
La tecnica di preparazione per faccette si articola in una sequenza di passaggi tra loro calibrati:
- Marcatura iniziale con solchi a profondità controllata con l’apposita diamantata ad anelli e pin-guida (detto anche piolino guida). Il pin-guida impedisce eventuali inclinazioni errate a livello cervicale, evitando in questo modo di produrre solchi non uniformi:
868 BP 314 020 solchi di profondità 0,4 mm
868 BP 314 018 solchi di profondità 0,3 mm - Riduzione vestibolare e pareggiamento dei solchi con diamantate a grana media
856P 314 018 per solchi 0,4 mm
Il pin-guida consente di rispettare la profondità di preparazione del solco cervicale
868 314 012 per solchi 0,3 mm - Finitura superficiale con le diamantate a grana fine congruenti per forma
8856P 314 018 per solchi 0,4 mm
Il pin-guida consente di rispettare la profondità di preparazione del solco cervicale
8868 314 012 per solchi 0,3 mm - Riduzione vestibolare e pareggiamento dei solchi di 0,4 mm in caso di estensioni incisali e/o prossimali con la diamantata
868 314 016 - Finitura superficiale con la diamantata a grana fine congruente per forma dei solchi di 0,4 mm in caso di estensioni incisali e/o prossimali
8868 314 016 - Preparazione di faccette funzionali palato-incisali sui canini con
379 314 023 e successiva rifinitura con 8379 314 023 per il ripristino della guida canina
Tutti gli strumenti sopra descritti sono contenuti nel kit PVP – Perfect Veneer Preparations – dei dottori Ahlers ed Edelhoff, in versione autoclavabile art. 4686 ST o in portastrumenti di plastica art. 4686 .
Per faccette con estensione prossimale ed incisale, che “abbracciano” il dente a vari livelli, la difficoltà maggiore consiste nella preparazione e rifinitura precisa delle scanalature marginali, mesiali e distali.
Queste garantiscono uno stop di posizionamento utilissimo per motivi clinico-funzionali e di cementazione. Tali scanalature devono essere inoltre perfettamente lisce e rifinite.
Per questa difficile, ma importantissima operazione, sono state introdotte le punte soniche SF8868 L e SF8868 R a grana fine, congruenti per forma alle diamantate rotanti di preparazione e finitura del kit 4686 e 4686 ST.
Grazie alla diamantatura unilaterale, sinistra versione L o destra versione R, queste punte soniche non lavorano sulle superfici dei denti prossimali.
Una tale selettività operativa consente di eseguire il lavoro anche senza posizionare le matrici di protezione, che sottrarrebbero spazio utile alle manovre dell’operatore.
L’utilità del piolino guida per le preparazioni delle faccette: il Set 4686